I Master della industria fashion ogni anno presentano i frutti del loro lavoro e della loro fantasia. Però qualche volta anche ai couturier leggendari può mancare la fantasia e l’ ispirazione creativa. A questo punto i designer concentrano la loro attenzione sulle tendenze del passato oppure addirittura copiano le creazioni dei loro colleghi. Alcune “novità” presentate nelle recenti collezioni sono un plagio nascosto, a volte gli stilisti rischiano il proprio nome perpetrando veri e propri furti. Possiamo solo cercare di immaginare qual’è scopo da raggiungere in questi casi.
Inutile dire che i critici della moda, gli addetti ai lavori ed il mercato reagiscono negativamente alla scoperta di trucchi simili. Qualche volta questi incidenti finiscono con discussioni , controversie e cause in tribunale. Un recente fatto simile è , il conflitto tra Roberto Cavalli e artisti di strada.
Roberto Cavalli e artisti di graffiti
Un scandalo il cui protagonista principale è il famosissimo couturier italiano è scoppiato nell’ agosto scorso. Artisti di graffiti americani hanno denunciato Roberto Cavalli per aver usato nelle suoi collezioni 2015 stampe di accessori di sua asserita crazione, firmando anche la creazione che poi invece si è rivelata rubata. Tale mancanza di rispetto ha fatto infuriare artisti di strada. Jeffrey Robin (Steel), Jason Williams (Revok) e Victor Chapa (Reyers) si sono rivolti ad uno studio legale ed avviato un procedimento legale.
Hanno dimostrato che le immagini di tante stampe erano da tempo presentati sulle mura delle città. Tante immagini oggetto della discussione erano in realtà state dipinte già 2 anni fa. I graffitari chiedono un compenso in denaro per furto di proprietà intellettuale, oltre al blocco dalla produzione e vendita dell’intera collezione.
Isabel Marant e Adidas
Anche la Designer Isabel Marant non evita il plagio. La 47enne francese creatrice delle sneakers con tacco a zeppa, ha messo l’occhio sulla creazione del conglomerato dello sport: Isabel ha usurpato il modello di sneakers classiche Adidas Stan Smith. Uno dei modelli di successo creato negli anni 70 e brevettati negli Stati Uniti ; l’inserzione colorata sul tallone è uno dei principali segni distintivi brevettato Adidas.
Valutando il caso è facile dedurre che l’ Adidas non avrebbe difficoltà a far valere le proprie ragioni in tribunale, ma ciò nonostante direzione del brand sportivo si è limitata ad una censura pubblica.
Lamentando il furto della idea, l’azienda ha chiuso la causa. Gli addetti ai lavori ed i ben informati parlano di un accordo tra 2 marchi. Questo PR ha aumentato fatto aumentare la vendita degli sneakers Adidas che costano 4 volte di meno di quelle da Isabel Marant.
Karl Lagerfeld e New Balance
Parlando di sneakers ricordiamo un’altra causa tra Karl Lagerfeld e New Balance che si è verificata alla fine dell’anno scorso. Le calzature sportive dallo stilista tedesco assomigliano tanto alle New Balance 420. Quello che distingue questi 2 modelli – è solo la lettera “K”. L’Art director di Chanel non è riuscito a fornire pubbliche spiegazioni per cui i manager della New Balance sono subito andati all’attacco. L'azienda ha promesso che proteggerà i propri clienti dal confusione e il prodotto dagli abusi
Anche questo modello di sneakers è stato creato negli 70’. La New Balance valuta $100 le proprie sneakers . La maison de mode famosa per i suoi prezzi non proprio abbordabili offre la copia del modello per $350.
Dolce&Gabbana e designer colombiano
Chi poteva immaginare cheun plagio è presente anche nella bellissima nuova collezione di Domenico Dolce e Stefano Gabbana dedicata alle mamme di tutta la terra. Mentre la critica e la prestigiosa clientela facevano discorsi sulla nuova idea originale, l’artista Colombiano poco conosciuto ha cercato di ottenere giustizia e l’attenzione del pubblico.
l’oggetto del contendere al centro dell’ attenzione è un accessorio particolare - cuffie con perle e pietre preziose. Giovane e poco conosciuta, la designer colombiana Adriana Duque 46 anni insiste che questa idea fu presentata da lei nel 2011. Alle cuffie è stata dedicata tutta la compagna pubblicitaria. Secondo lei le foto sono il miglior argomento del furto. Non è ancora chiaro se la designer colombiana si sia rivolta ad un tribunale, ed i manager della Dolce&Gabbana evitano di fare commenti. E voi cosa ne pensate: si tratta di un plagio oppure solo di casualità?